
RELAZIONE DELLA SEGRETARIA GENERALE CISL CONFEDERALE DANIELA FUMAROLA
XX Congresso Confederale
Pubblichiamo il passaggio sulla Scuola, Istruzione e Formazione e Ricerca dalla relazione di Daniela Fumarola Segretaria Generale Cisl al XX Congresso confederale.
La scuola, il sistema della formazione professionale, l’università, la ricerca.
Gli investimenti richiesti da un sistema di istruzione e formazione che sia efficace ed equo, dagli asili nido alla formazione terziaria. Scuola, Istruzione e Formazione Professionale (IeFP), università e ricerca rappresentano i pilastri fondamentali su cui costruire una società dinamica, inclusiva e capace di affrontare le sfide economiche, tecnologiche e ambientali del futuro. Investire nelle persone significa garantire loro strumenti adeguati per sviluppare competenze, spirito critico e capacità di innovazione: condizioni essenziali per sostenere la competitività del sistema produttivo e promuovere la coesione sociale. In particolare, la formazione tecnica e professionale, se valorizzata e integrata con il mondo del lavoro, può offrire ai giovani percorsi di successo, contribuendo a ridurre dispersione scolastica e mismatch tra domanda e offerta di competenze. Oggi si assiste invece a una preoccupante inversione di tendenza. Le risorse pubbliche destinate a questi settori sono oggetto di tagli e definanziamenti, nonostante le raccomandazioni europee e gli impegni assunti nel quadro del PNRR. Si rallenta il rafforzamento dell’offerta terziaria professionalizzante e si assiste a un definanziamento della ricerca e dell’università pubbliche, proprio mentre le trasformazioni digitali e ambientali richiederebbero uno sforzo straordinario di aggiornamento e innovazione. A fronte di una transizione epocale, si continua invece a considerare l’investimento in capitale umano come una variabile residuale, anziché come leva prioritaria.
Il rischio è quello di produrre una generazione di giovani privi di prospettive, di aggravare le disuguaglianze territoriali e sociali e di compromettere la capacità del Paese di crescere in modo sostenibile. Per contrastare questo declino, è urgente un cambio di rotta: serve una visione strategica di lungo periodo che metta al centro le persone, valorizzando il ruolo della scuola, della formazione, dell’università e della ricerca come infrastrutture immateriali decisive per lo sviluppo. Occorre rafforzare il diritto allo studio, garantire la qualità dell’insegnamento, sostenere l’autonomia scientifica e progettuale delle università e promuovere il trasferimento di conoscenze tra accademia e sistema produttivo. Solo così si potrà costruire un’Italia più equa, innovativa e competitiva.
L’alternanza scuola lavoro (oggi PCTO) va qualificata e maggiormente valorizzata, essendo parte imprescindibile della formazione personale e di prefigurazione dell’esperienza lavorativa.