2022-04-15 07:00:00

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, nella seduta plenaria svoltasi on line il 13 aprile, ha rilasciato il proprio parere favorevole sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante «Disposizioni concernenti la procedura concorsuale straordinaria per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e di secondo grado su posto comune, ai sensi dell’articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73».
In premessa, dopo aver sottolineato l’importanza del reclutamento e della formazione iniziale del personale docente ai fini di un pieno esercizio del diritto allo studio, il CSPI sottolinea come l’ennesimo ricorso a una procedura straordinaria sia dovuto, in assenza di un’organica riforma del sistema di reclutamento, dalla necessità di stabilizzare il rapporto di lavoro dei docenti che in numero ancora troppo rilevante prestano servizio precariamente nella scuola italiana. Una situazione che, oltre ad essere stata oggetto di richiamo da parte della Corte di Giustizia europea, ha riflessi molto negativi sull’andamento delle attività didattiche, creando discontinuità e disservizi: da qui l’utilità di una stabilizzazione che è un preciso interesse del sistema e dell’utenza.
Il CSPI ritiene perciò “ineludibile una organica revisione del reclutamento e della formazione iniziale e in servizio” auspicando a tal fine “la predisposizione di percorsi, uniformi per tutti gli ordini e gradi di scuola, orientati alla definizione didattico-pedagogica della funzione docente”.
In particolare, come premessa ad alcune osservazioni nel merito del testo in esame, il CSPI richiama la necessità di definire “attività formative non più frammentarie e disorganiche rispetto ad una coerente e strutturata sistematizzazione metodologica, funzionale alla definizione del profilo docente”.
Con riferimento ad alcune “criticità relative alla coerenza con i precedenti concorsi straordinari e anche con quelli ordinari, attualmente in fase di svolgimento”, si propone di “definire a livello nazionale i quadri di riferimento per la predisposizione della prova disciplinare e le relative griglie di valutazione, al fine di rendere uniforme la gestione complessiva della procedura”.
Il CSPI chiede inoltre, in chiusura della premessa, di “prevedere una procedura che consenta, nel rispetto del contingente, le operazioni di surroga, a seguito di eventuali rinunce nell’anno di riferimento”.
Seguono, col sistema del “testo a fronte”, le puntuali richieste di integrazione e modifica allo schema di decreto sottoposto all’esame del Consiglio.

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