
La CISL SCUOLA all'ARAN per un incontro dedicato al rinnovo del CCNL 2022/24. L'Agenzia ha presentato alle Organizzazioni Sindacali una bozza delle tabelle relative ai possibili incrementi contrattuali.
Nel dettaglio, è stato precisato che, per gli anni 2022 e 2023, le anticipazioni erogate sottoforma di IVC assorbano completamente gli incrementi. Un discorso diverso, invece, va fatto per il 2024, anno in cui le anticipazioni (sottoforma di IVC rinforzata, attualmente in erogazione) lasciano disponibili parte delle risorse.
Gli incrementi contrattuali sono previsti, come risaputo, in misura del 5,78% della retribuzione, a cui si deve aggiungere un ulteriore 0,22% a titolo di salario accessorio, per un totale pari al 6% della retribuzione del precedente contratto.
In termini assoluti, tali aumenti consentono un incremento complessivo medio di 136,85 euro mensili (per 13 mensilità) che deve, ovviamente, essere declinato per singoli profili professionali e per fasce di anzianità. Tali importi, come sopra detto, devono comunque ritenersi comprensivi dell'anticipazione dell'IVC già in erogazione.
Sul versante degli arretrati, l'Agenzia ha potuto quantificare l'importo in 1.444 euro medi per tutto il comparto; per il personale docente la quota media degli arretrati dovrebbe essere di circa 1.516 euro, mentre per il personale ATA la medesima è stimata in 1.138 euro (lordo dipendente). Infine, l'una tantum prevista dal D.L.127/2025 consentirà l'erogazione di ulteriori 140/150 euro.
La Cisl Scuola, tenuto conto del contesto economico attuale, per prevenire possibili ulteriori interventi di legge finalizzati all'erogazione delle risorse contrattuali, e poiché sono già disponibili le risorse per il CCNL 2025/27, ha ribadito la necessità di giungere rapidamente alla definizione del CCNL, in modo da procedere al pagamento delle nuove retribuzioni, insieme agli arretrati, entro dicembre 2025.
Nel contempo, la Cisl scuola continuerà a sollecitare il Governo a destinare ulteriori risorse al comparto che, comunque, non potranno che essere destinate al futuro contratto. Per questo motivo, sarà indispensabile riaprire immediatamente la discussione sul rinnovo del futuro contratto 2025/27.
Solo attraverso un puntuale rinnovo contrattuale si sarà in grado di tutelare il personale. In questo modo, docenti, ATA e DSGA, tra la chiusura del CCNL 2022/24 e quello del 2025/27 potranno contare su incrementi contrattuali stimabili in circa 300 euro mensili.
La riunione è stata aggiornata al 31 ottobre, quando l'Agenzia fornirà le stime degli incrementi contrattuali anche degli altri settori (Università, Ricerca e Afam).